martedì 26 luglio 2011

Presi per mano da chi non vede per guardare oltre

Presi per mano da chi non vede per guardare oltre

GENOVA. Guardare nel buio, per vedere oltre. «Perché, come mi ha detto una volta un cieco, "la vista vi acceca" - spiega Claudio Cassinelli, presidente dell´istituto David Chiossone - Non una occasione di provare la cecità, sia chiaro: ma di utilizzare i sensi non utilizzati. Cambiando il ruolo, affidandosi a chi non vede per scoprire cosa ha intorno, ma soprattutto come; affinando tutto il nostro corpo, anche le sensazioni più profonde, per percepire un mondo diverso». Un´esperienza che ti segna, che ti fa cambiare le prospettive, spiega dal canto suo Edoardo Garrone, presidente del Gruppo Erg, che sostiene come principale sponsor il progetto "Dialogo nel buio": un´esperienza multisensoriale che, dal 14 ottobre prossimo (in pieno Festival della Scienza, come sottolinea la sindaco Marta Vincenzi) e fino al primo luglio del 2012, prenderà letteralmente per mano adulti e bambini, per un viaggio lungo 45 minuti, all´interno di una grande "scatola" scura di 260 metri quadri, sistemata in piazza Caricamento. A due passi dall´Acquario e dalle altre strutture del Porto Antico, a partire dalla Città dei Bambini, con cui sarà collegato per diverse offerte di visita per bambini e adulti: perché non si tratterà solo di affidarsi, a gruppetti di sei-sette persone, ad una persona non vedente, scoprendo con le mani, il naso, le orecchie, il gusto ma anche il cuore e il sé più profondo, gli ambienti che via via verranno attraversati, ma lasciarsi andare a scoprire una diversa maniera di intendere il mondo. E, quindi, di intendere la diversità e la diversa abilità delle persone.
Un grandissimo richiamo culturale, quindi, e soprattutto umano. A Milano, promosso nel 2005 dall´Istituto dei Ciechi e divenuto ormai stabile, il percorso ha avuto 500 mila visitatori - il 70% scolari e studenti - e dà anche lavoro ad una cinquantina di persone, ha ricordato Rodolfo Masto, commissario straordinario dell´istituto. Un evento di lunga durata, accompagnato da approfondimenti scientifici e sociali, ma anche da tanti momenti diversi: se le mattine saranno soprattutto riservate alle scuole, al pomeriggio ci sarà spazio per le aziende, perché nel buio mettano alla prova del gruppo i loro manager o collaboratori; e infine le sere, con cene, aperitivi, reading letterari, teatro. Profumi, gusti, oggetti da toccare e da riconoscere: lungo il percorso si incrociano cinque ambienti diversi - volutamente non si dice quali, ma Edoardo Garrone, sorridendo, rivela lo stupore di come ci si trova nell´andare , senza vederlo, al bar a bere una bibita - e poi, al di là del disorien tamento, la certezza: darsi da fare per capire che non c´è un solo modo di "vedere", o di sentire.
Marta Vincenzi, a sua volta, non ha dubbi: «Mi sembra che questa iniziativa coincida tanto, e simbolicamente, con questo momento storico: vedere oltre al società dell´immagine, che ci fa impoverire tutto il resto. Sarà una maniera per rendersi conto che la guida per uscire dal buio, e che è un non vedente, ci porta a capovolgere le tradizionali scalette di soluzioni». Nel buio per vederci chiaro, insomma; l´esperienza costerà 4 euro per le scuole, 7 euro per gli adulti. Oltre ad Erg, sponsor dell´iniziativa sono Kraft Foods e Ansaldo Energia, con il patrocinio del Comune.

Nessun commento:

Posta un commento