martedì 26 luglio 2011

Dai “diritti” alla “carità”, la nuova frontiera del welfare italiano

Dai “diritti” alla “carità”, la nuova frontiera del welfare italiano
di Fulvio Santagostini, presidente LEDHA

Persone con disabilità - 25/07/2011


Con l’ultima manovra finanziaria continua l’attacco ai diritti delle
persone con disabilità. LEDHA si mobilita.


Non era sufficiente l'azzeramento del fondo per la non autosufficienza
e il più che dimezzamento del fondo per le politiche sociali e degli
altri fondi riguardanti l'assistenza; non erano sufficienti i tagli
agli enti locali già fatti nella precedente finanziaria.

Con la nuova Finanziaria si continua nell'opera dei tagli alla "Casta"
(cit. dall'art. di Franco Bomprezzi su Vita) delle persone con
disabilità.

Ennesimi tagli agli enti locali, tiket sanitari, stretta sugli ausili,
nuove "invenzioni" per salvare l'INPS dai ricorsi e contenziosi che,
nella stragrande percentuale dei casi, vede l'ente soccombere, una
riforma assistenziale che dovrebbe recuperare circa 15 miliardi di
euro (!!!) e che se non attuata vedrà un taglio lineare sulle
detrazioni e deduzioni che colpiranno notevolmente il reddito dei ceti
medio bassi, coinvolgendo in modo sostanziale le persone con
disabilità e le loro famiglie. (per approfondimenti l'articolo di
Carlo Giacobini su Handylex)

Le prospettive per i prossimi anni per i cittadini con disabilità e le
loro famiglie sono realisticamente molto preoccupanti, per utilizzare
un eufemismo, visto che sono in gioco i servizi essenziali per
garantire sia la salute che un minimo di dignità alla propria vita.
L'obbiettivo conseguente ad una tale politica non potrà che essere un
aumento esponenziale delle "istituzionalizzazioni" che, come una beffa
del destino, non solo significheranno una caduta della qualità della
vita delle persone con disabilità e una negazione del loro
riconoscimento di essere umani portatori di diritti, ma anche un
aumento delle spese a carico dello stato.

Ma perché questo accanimento sugli "invalidi", come li definisce il
Ministro Tremonti, da parte di questo Governo?

Dobbiamo tornare allora ad un anno fa e a quella finanziaria dell'anno
scorso che costrinse migliaia di donne e uomini con disabilità a
manifestare in Piazza Montecitorio contro il tentativo di taglio alle
indennità di accompagnamento.

"L'Italia non può essere un Paese competitivo perché ha troppi
invalidi". In questa frase, pronunciata dal Ministro Tremonti un anno
fa, il substrato culturale che sta alla base di queste politiche; la
convinzione che negli oltre 2 milioni e 700 mila invalidi si
nascondano, per lo più, furbetti che vivono sulle spalle della società
"produttiva" e quindi drenano risorse allo sviluppo. In uno slancio di
generosità si dice che verranno salvaguardati dai tagli le sole
persone "veramente bisognose"... siamo tornati ai tempi della politica
della pietà!!!

Ed è per tutto questo che LEDHA, condividendo lo stato di
mobilitazione indetto da ANFASS e tutte le iniziative che FISH metterà
in atto per opporsi a tutto questo, è pronta ad aderire e promuovere
tutte le iniziative democratiche e legali per opporsi alle ingiustizie
di questa manovra finanziaria, che in molti hanno definito:
"macelleria sociale".

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