mercoledì 23 febbraio 2011

Lavoro, via libera definitivo al ripristino della quota riservata ai disabili

Approvata la proposta di legge per il ripristino della quota di assunzioni obbligatorie: la Commissione Lavoro di Palazzo Madama ha votato il testo in sede deliberante

ROMA - Via libera definitivo al disegno di legge che restituisce la quota di riserva in materia di collocamento obbligatorio a favore delle persone con disabilità: la Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato ha infatti approvato in sede deliberante il testo che interpreta
il senso della norma che aveva previsto un diritto di priorità per orfani e vedove di vittime di guerra e del terrorismo, precisando che non viene intaccata la quota stabilita per legge a favore delle persone con disabilità. Dopo il si dell'aula della Camera, quello della Commissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama è quello definitivo: non c'è bisogno di un passaggio in aula. Il testo del disegno di legge AS 2545 (primo firmatario Amalia Schirru del Partito Democratico) riguarda "l'interpretazione autentica del comma 2 dell'articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili": ieri c'era stato il voto favorevole della Commissione Bilancio.

Il risultato, atteso da familiari e associazioni, è il frutto di un lungo e laborioso lavoro portato avanti nelle Commissioni competenti e sorto all'indomani dell'approvazione della legge 126/10 relativa alle missioni internazionali, che all'art.5 andava a decurtare la percentuale di posti di lavoro riservati alla disabilità a favore di orfani e vedove di guerra. Ovvero andava a modificare, di fatto, il comma 2 dell'articolo 1 della legge n. 407 del 1998 relativo a quest'ultimo obbligo di assunzioni riservate, ampliandone la portata e decretando una sorta di priorità dell'assunzione rispetto ad altre categorie di soggetti in difficoltà. "Sono molto contenta - ha dichiarato Amalia Schirru, prima firmataria - e soddisfatta: il percorso è stato veloce, alla Camera c'è stato il voto unanime e finalmente si è sanata la frattura creata inevitabilmente tra soggetti deboli. Torna il diritto al lavoro per i disabili, ferma restando però la volont5à da parte nostra di aprire nuove opportunità anche ai familiari di vittime del lavoro e del terrorismo. Magari ragionando su un ampliamento della quota loro riservata. Speriamo da oggi in poi di poter procedere meglio".

Manifestazioni di piazza già dallo scorso ottobre, il pericolo di vedere nel 2011 oltre 20mila posti riservati in Italia alla disabilità occupati da "altre categorie" di lavoratori, i dati sconfortanti della V Relazione al Parlamento che indicano una forte discrepanza tra gli iscritti al collocamento e gli effetti avviamenti realizzati, hanno di fatto accelerato l'iter e permesso alla proposta di legge di diventare patrimonio comune di molti disabili, riuniti in gruppi e associazioni. Già a fine gennaio, infatti, la Camera aveva licenziato l'atto all'unanimità nelle commissioni competenti e lo stesso Sacconi aveva rassicurato sui bandi in usciti, tutti relativi al collocamento obbligatorio disabili 2011.

Restava solo il voto della Commissione Lavoro oggi pomeriggio al Senato: il traguardo è stato raggiunto. "Un grande risultato - ha poi aggiunto Augusto Battaglia, responsabile Pd per la non autosufficienza - quello della proposta di legge Schirru, reso possibile anche dal grande impegno delle associazioni per la disabilità. Questa legge restituisce un diritto e quasi 10mila posti riservati. Adesso però bisogna ancora lavorare, al di là della soddisfazione, e continuare in questo impegno per ottenere dalle legge 68 quei risultati che non emergono dalla V Relazione al Parlamento".

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