mercoledì 7 settembre 2011

Ignorato ogni appello, la battaglia continua

Ignorato ogni appello, la battaglia continua

Infatti, sia la Commissione Bilancio del Senato che le varie forze politiche si sono sforzate di trovare soluzioni per non sopprimere le Province, per non imporre una tassa di solidarietà, per non incidere sui grandi redditi e patrimoni, ma non hanno attuato nessuna marcia indietro sull'assistenza e quindi sulle mire che colpiranno le persone con disabilità, i bambini, i non autosufficienti, le famiglie. Ma continuano e aumentano di ora in ora le adesioni alla mobilitazione telematica lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), all'insegna dello slogan "No al taglio dell'assistenza! Fermiamoli con una firma!", che ha già portato oltre quindicimila persone a sottoscrivere e a inviare ai Capigruppo del Senato e alla stessa Commissione Bilancio un appello «a sganciare la "riforma" assistenziale da ogni automatico vincolo pregiudiziale di cas sa»

La Commissione Bilancio del Senato ha dunque concluso i propri lavori ignorando gli appelli delle persone con disabilità e confermando - in un silenzio pressoché generale - i 40 miliardi di tagli previsti dalla cosiddetta "riforma" assistenziale e fiscale, sancita dalle due Manovre Finanziarie di luglio e agosto (4 miliardi nel 2012, 16 nel 2013 e 20 nel 2014).
Nei giorni scorsi, sulla questione, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) - ovvero le organizzazioni cui fa riferimento la stragrande maggioranza delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese - avevano lanciato una mobilitazione in internet - denominata No al taglio dell'assistenza! Fermiamoli con una firma!, ripresa anche dal nostro sito (se ne legga cliccando qui) - che ha già portato oltre quindicimila persone a sottoscrivere e a inviare ai Capigruppo del Senato e alla stessa Commissione Bilancio un appello «a sganciare la "riforma" assistenziale da ogni automatico vincolo pregiudiziale di cassa».

«La Commissione Bilancio e le forze politiche - è l'amaro commento di Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, presidenti di FISH e FAND - si sono sforzate di trovare soluzioni per non sopprimere le Province, per non imporre una tassa di solidarietà, per non incidere sui grandi redditi e patrimoni, ma non hanno attuato nessuna marcia indietro sull'assistenza e quindi sulle mire che colpiranno le persone con disabilità, i bambini, i non autosufficienti, le famiglie».
A questo punto, però, l'invio di messaggi, nell'ambito della citata mobilitazione telematica, non si ferma di certo, aumentando anzi di ora in ora, così come l'adesione a qualsiasi forma e iniziativa di lotta che contrasti questa Manovra e renda evidenti le sperequazioni che genera nella società, nel mondo del lavoro e, soprattutto, nell'assistenza e nei servizi alle persone.

«La Manovra - dichiarano ancora Barberi e Pagano - è stata già bocciata dai mercati, rigettata dai Sindaci per i pesanti tagli ai trasferimenti agli Enti Locali, portatrice di fortissime tensioni nel mondo del lavoro, condannata dalla Chiesa stessa per i molti aspetti di forte disequità, lontanissima dalle reali esigenze, istanze e aspettative del nostro Paese. Essa sarà causa di ancor maggiore esclusione, confinamento, impoverimento di milioni di persone».
«Da queste persone - concludono i presidenti delle due Federazioni - si alza sempre più forte un appello, per ora, inascoltato. L'assistenza dev'essere potenziata, non oggetto di tagli e compressioni di spesa. Si sganci dunque la riforma del settore dai vincoli di cassa!». (S.B.)

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